UNA SERIA RIFLESSIONE SUL PRESENTE E IL FUTURO DELLE PMI ITALIANE

Sentiamo dire spesso che il futuro delle piccole medie imprese in Italia è in buona misura condizionato dallo sviluppo di internet. E’ difficile negarlo, perché – per quanto internet non sia l’unico fattore rilevante – la rete offre tali vantaggi alle PMI da rendere inconcepibile che se ne possa fare a meno.

Tutti i dati (Eurostat) vedono la rete in forte crescita in Italia e nel mondo. Alla fine del 2012 il 63% delle famiglie italiane è connesso, di queste circa la metà fanno un uso quotidiano di internet e più o meno altrettanti sono gli iscritti a qualche social network, coloro che leggono giornali on line, che acquistano biglietti di viaggio e soggiorni in rete. Il 30% fa regolarmente acquisti on line.

E’ curioso, ma ci sono ricerche (BCG) che dimostrano come le PMI italiane attive sul web registrino mediamente significativi tassi di crescita anche nella crisi (+1,2%), mentre quelle che sono presenti solo con il sito o sono del tutto assenti arretrano (-2,4% e -4,5%) Stesso andamento per le esportazioni, la produttività e la redditività delle imprese

La pubblicità è nel 2012 in crollo su tutti i mezzi (- 8,4%) mentre internet come mezzo pubblicitario cresce con un tasso a due cifre (+11%), e non sono più solo le grandi imprese con molto denaro a promuoversi sui grandi media come succedeva con la televisione: internet ha dato a tutte le PMI la possibilità di farsi conoscere e promuoversi.

E allora perché sono ancora così poche le PMI realmente attive sulla rete, malgrado l’evidenza dei migliori risultati di chi invece ha imparato ad usare il mezzo?
Ci sono problemi, soprattutto una diffidenza diffusa. La poca voglia di imparare cose che non sono affatto così intuitive come dicono. La difficoltà di intendersi con il popolo del web, gli smanettoni che parlano solo per acronimi. Il fatto che basta imparare una cosa perché il giorno dopo la si debba fare in un altro modo. Molti cattivi professionisti in circolazione, il più delle volte “venditori di miracoli”
Il risultato? Si fa poco. Ci si stanca presto e si abbandona. Si perde ancora terreno.

La verità è che non basta sapere di web, servono competenze in tanti settori. Un po’ di visione strategica , un po’ di marketing, un po’ di informatica (non più che tanto), un po’ di pubblicità e soprattutto copywriting (magari in chiave SEO), un po’ di web marketing e di conoscenza dei social network.

Perché la risposta è Share Now?
Perché Share Now non è una società ma un network di professionisti eccellenti, con tanta esperienza proprio nelle aree che servono. Share Now conosce il web dal 1995 e sa bene cosa si aspettano le PMI italiane. Sa bene che le aziende vogliono risultati.
Ma quali? Ad esempio visibilità, awareness, utenti in crescita, contatti e conversione, ma soprattutto vendite. Vuoi saperne di più clicca qui. Oppure contattaci.

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